Il microbiota intestinale (o flora intestinale) svolge un ruolo essenziale per il mantenimento del tuo benessere. Fattori come infezioni intestinali, antibioticoterapia, terapia prolungata con cortisone possono causarne l’alterazione, definita disbiosi intestinale. Questa condizione può avere conseguenze non solo sull’equilibrio del tuo intestino ma anche sullo stato di salute dell’intero organismo. La settimana scorsa abbiamo approfondito proprio questi aspetti: che cos’è il microbiota, quali sono le sue funzioni, come influisce sul tuo benessere, quali sono le conseguenze per la tua salute se è alterato (qui trovi l’articolo completo). Nei prossimi articoli parleremo invece di cosa puoi fare per correggere l’alterazione del tuo microbiota intestinale. Iniziamo oggi parlando dei probiotici.
I probiotici sono microorganismi che, quando somministrati in quantità adeguata, esercitano funzioni benefiche per il tuo organismo. L’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) definisce probiotici i batteri che soddisfano i seguenti requisiti:
I batteri che più frequentemente soddisfano queste caratteristiche e che troviamo quindi nei prodotti in vendita appartenengono al genere Lactobacillus (specie: Acidofilus, Bifidus, Casei, ecc.) e Bifidobatterium (specie: Bifidum, Longum, Breve, ecc), oppure sono lieviti del genere Saccharomyces.
Nello stesso integratore probiotico possono essere presenti uno o più ceppi batterici.
Nota: Bacillus clausii non è un probiotico: nel prodotto farmaceutico, infatti, sono presenti solo le spore che non sono vive e quindi in grado di moltiplicarsi. La sua azione è comunque utile nei casi di disbiosi acuta (per es. diarrea del viaggiatore) in quanto agisce impedendo ai patogeni di aderire alla mucosa e stimola il sistema immunitario ad eliminare il microorganismo patogeno.
Sono carboidrati non digeribili (per es. Lallutosio, Inulina, frutto oligosaccaridi) che possono contribuire ad aumentare l’efficacia dei probiotici in quanto:
Le forme farmaceutiche che comprendono entrambi (probiotici + prebiotici) sono dette simbiotici. I simbiotici sono spesso utili in chi soffre di stitichezza, vanno invece evitati se soffri di diarrea perché potrebbero aggravarla.
Per riuscire a colonizzare l’intestino e moltiplicarsi l’EFSA ha stabilito che nell’ integratore probiotico almeno un ceppo debba raggiungere un miliardo di UFC (Unità Formanti Colonia). Quindi la dose minima giornaliera consigliata per un adulto è di almeno 1 miliardo di Unità Formanti Colonia (UFC). Se il probiotico è assunto in corso di chemioterapia o antibiotico terapia la dose giornaliera consigliata è maggiore, pari ad almeno 10 miliardi di UFC.
La durata della trattamento varia a seconda della durata e gravità del tuo disturbo.
In commercio se ne trovano moltissimi. Per orientarti nella scelta puoi farti aiutare dal farmacista tenendo presente che in base al disturbo di cui soffri potrebbero essere indicati diversi tipi di integratori probiotici. In particolare:
L’integratore probiotico va assunto a stomaco vuoto o pieno? Generalmente non c’è differenza. Ormai tutte le forme farmaceutiche sono studiate per resistere ai succhi gastrici. Quindi puoi scegliere tu il momento della giornata che ti è più comodo.
Il microbiota del neonato comincia a formarsi nei primi giorni di vita, quando il sistema gastrointestinale viene colonizzato dai primi batteri. Le sue caratteristiche dipendono strettamente da quelle del microbiota materno, per questo quando è possibile è sempre meglio preferire il latte materno. Anche nel bambino, si possono però verificare delle alterazioni del microbiota (disbiosi) che, come nell’adulto, possono determinare l’insorgere di malattie allergiche, infezioni ricorrenti o malattie autoimmuni. Recenti studi hanno dimostrato l’efficacia dei probiotici nella popolazione pediatrica in queste situazioni:
Il dosaggio dei probiotici nei bambini va ridotto in genere della metà rispetto all’adulto. Le formulazioni da preferire sono le sospensioni liquide nei neonati fino ai 12-18 mesi e i prodotti a due fasi (solida in tappo serbatoio e liquida in fiala) nei bambini sopra l’anno e mezzo per la maggior facilità nella somministrazione.
Sempre più studi dimostrano che il microbiota intestinale è fondamentale per il nostro benessere: se è in salute lui, lo sei anche tu. Ricorda che:
Gli integratori probiotici non sono l’unico modo che hai per prenderti cura del tuo microbiota intestinale. Nelle prossime settimane parleremo di omeopatia e alimentazione e di come possono aiutarti a regolare la tua flora intestinale e migliorare il tuo benessere.
Bibliografia: Il ruolo dei probiotici nel mantenimento e nel ripristino dell’eubiosi intestinale. Edoardo Felisi. Modulo Corso ECM Integratori alimentari: evidenze scientifiche e corretto impiego.
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