Da più di sette anni mi occupo di pazienti affetti da tumore in ambito ematologico. I miei studi mi hanno insegnato l’importanza di una formazione completa e sempre aggiornata, dai miei pazienti ho invece imparato quello che non c’è sui libri, l’importanza dell’ascolto e del prendersi cura.
Mi sono laureata in Medicina e Chirurgia nel 2009 e Specializzata in Ematologia nel 2015 presso l’Università degli studi di Verona. Nella mia esperienza lavorativa mi sono occupata di pazienti affetti da tumori del sangue (linfomi, leucemie, mielomi) presso il reparto di Ematologia di Verona e di Trento maturando competenze nella prescrizione della chemioterapia, nella gestione dei suoi effetti collaterali e nell’inquadramento diagnostico delle malattie ematologiche. Ho inoltre approfondito le patologie a carico della coagulazione con un periodo di formazione e frequenza presso il Centro Malattie Emorragiche e Trombotiche di Vicenza, centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura delle coagulopatie. Attualmente lavoro presso il Reparto di Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Verona e svolgo attività di assistenza domiciliare ai malati ematologici e oncologici per conto di AIL Associazione Italiana Leucemie – sezione di Verona.
L’anemia è una condizione molto comune, Si parla di anemia quando i livelli di Hb sono inferiori a 12 g/dL nelle donne e 13 g/dL negli uomini. La causa più frequente di anemia è la carenza di Ferro, condizione che si verifica soprattutto nelle donne in età fertile. Vi sono poi numerose altre cause di anemia distinte in base al meccanismo d’azione in:
Compito dello Specialista Ematologo è individuare la causa tramite le opportune indagini diagnostiche e impostare un adeguato trattamento.
n caso di anemia, la Consulenza Ematologica da parte della dott.ssa Artuso prevede:
Come prepararsi alla visita Ematologica:
La consulenza nutrizionale è il primo e più comune intervento per la gestione di pazienti con tumore e con uno stato nutrizionale alterato e prevede numerose valutazioni. Innanzitutto è fondamentale una comprensione approfondita della malattia. Durante la visita, tramite l’anamnesi e i documenti clinici, raccolgo la tua storia clinica, le informazioni su eventuali patologie concomitanti, il programma di chemioterapia e la durata dei trattamenti previsti per la patologia tumorale. Questo perché ogni tumore e il conseguente trattamento presenta ha conseguenze diverse dal punto di vista metabolico e nutrizionale.
Circa il 25% della popolazione Italiana soffre di allergia. Il trattamento tradizionale prevede l’utilizzo di antistaminici e cortisone. Queste terapie per essere efficaci devono essere assunte quotidianamente per periodi di tempo variabili e spesso comportano fastidiosi effetti collaterali (sonnolenza, difficoltà di attenzione). L’Omeopatia può controllare efficacemente i sintomi dell’allergia ed è priva di effetti avversi.
Un disturbo cutaneo, specie se di lunga durata, andrebbe sempre valutato da uno specialista Dermatologo. Spesso però molte patologie cutanee rimangono senza soluzione per inefficacia o efficacia solo temporanea dei trattamenti tradizionali. L’Omeopatia, come ho potuto verificare nei miei pazienti, rappresenta un valido aiuto nel trattare eczemi, eritemi e infezioni fungine cutanee.
La dismenorrea, ovvero il ciclo mestruale doloroso, è un disturbo molto frequente soprattutto in donne giovani. I farmaci antinfiammatori non steroidei (antidolorifici) e gli estroprogestinici (pillola anticoncezionale) sono i trattamenti più frequentemente utilizzati per controllare il dolore. Queste terapie tuttavia possono avere effetti collaterali anche gravi. Da tempo l’Omeopatia è utilizzata nel trattamento della dismenorrea: è efficace, permette di ridurre o addirittura di evitare l’assunzione di farmaci antinfiammatori ed è priva di effetti avversi.
L’oligomenorrea (ritardo ripetuto nel ciclo mestruale) e l’amenorrea (assenza del ciclo mestruale) sono condizioni purtroppo comuni a molte donne. Tali alterazioni necessitano sempre di una valutazione ginecologica specialistica. Se non sono individuate cause specifiche che necessitano di una terapia mirata (per es. disturbi ormonali, fibromi, Sindrome dell’Ovaio Policistico) l’approccio omeopatico può aiutarti a ritrovare l’equilibrio e ristabilire la normale ciclicità del ciclo mestruale.
Nella scelta del rimedio omeopatico vengono considerati tutti i tuoi sintomi, anche quelli strani o particolari. I sintomi sono il linguaggio con cui il tuo corpo ti parla, espressione di un equilibrio alterato e sono quindi preziosi per individuare la cura più adatta a te. Saperli ascoltare permette di indirizzare la medicina alla base e ristabilire l’equilibrio, la scomparsa del sintomo verrà così da sé.
Il principio che il simile cura il simile. Il rimedio omeopatico agisce curando i sintomi che quella stessa sostanza provocherebbe se somministrata ad una persona sana. Possiamo pensare che il rimedio omeopatico agisca stimolando il tuo organismo a sviluppare una risposta contro i sintomi che avresti se fossi “intossicato” da quella sostanza.
I rimedi omeopatici derivano da elementi animali, vegetali o minerali che sono sottoposti ad un procedimento di diluizioni e dinamizzazioni successive. Il rimedio così ottenuto non contiene quasi più la sostanza di partenza ma ne conserva l’informazione che sembra essere veicolata dall'acqua sotto forma di potenziali elettromagnetici.
Le persone affette da tumore sono maggiormente a rischio di avere un’alterazione dello stato nutrizionale, per effetto di numerose cause come lo scarso appetito, il cambiamento del gusto e dell’olfatto, i disturbi intestinali o la presenza di malattia in stato avanzato. Le Linee Guida ESPEN del 2017 sottolineano l’importanza di sottoporre ogni paziente oncologico ad un primo screening nutrizionale tramite:
Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) ha lo scopo di promuovere la prevenzione primaria dei tumori attraverso la ricerca e la divulgazione della conoscenza sulle loro cause. Le seguenti raccomandazioni si basano sulla revisione, eseguita dal WCFR, di tutti gli studi scientifici che hanno indagato il rapporto tra alimentazione e tumori.
Mutazione MTHFR e gravidanza: a partire dal concepimento e per tutta la durata della gravidanza avvengono alcune modificazioni fisiologiche che hanno lo scopo di prevenire problemi di tipo emorragico durante la gravidanza e al momento del parto. Queste modificazioni inducono una maggiore facilità nella coagulazione del sangue ed, in presenza di una mutazione di MTHFR, possono aumentare il rischio di trombosi. In tale situazione è dunque opportuna una valutazione da parte dello Specialista Ematologo per valutare il rischio trombotico.
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