L’arrivo della primavera per molti è sinonimo di starnuti e naso che cola. Tutta colpa dei pollini che invadono l’aria e scatenano la rinite allergica. In questo articolo trovi alcuni consigli su come affrontare e prevenire l’allergia stagionale con rimedi naturali e con una migliore alimentazione.
La rinite allergica è una patologia della mucosa nasale indotta da una risposta immunitaria mediata da una particolare classe di anticorpi, chiamati IgE, a seguito dell’esposizione ad allergeni come pollini, acari della polvere o forfora di animali domestici. I sintomi tipici della rinite allergica sono: scolo e prurito nasale, starnuti, ostruzione nasale talora accompagnati a sintomi oculari come congiuntivite e aumentata lacrimazione.
La rinite allergica è molto frequente, colpisce infatti fino al 35 % della popolazione. Pur non essendo una malattia grave, può influire sulla vita sociale e sulle prestazioni scolastiche e lavorative. E’ importante ricordare che la rinite costituisce fattore di rischio per l’insorgenza dell’asma. Riuscire a controllare adeguatamente i sintomi dell’allergia riduce questo rischio, oltre a farti stare meglio!
La presenza dell’allergia è causata da uno squilibrio nella reazione immunitaria che provoca sintomi a livello locale (naso, gola, occhi) ma al tempo stesso coinvolge tutto il sistema immunitario e quindi tutto il tuo organismo. Circa l’80% del tessuto linfatico si trova infatti nell’intestino, un’alterazione a tale livello come per esempio l’aumento della permeabilità intestinale, una dieta sbilanciata o l’alterazione della flora batterica può aggravare i sintomi della tua allergia.
Per trattare l’allergia si usano comunemente farmaci sintomatici come gli antistaminici, gli steroidi nasali o sistemici e i farmaci decongestionanti. Questi trattamenti riducono i sintomi ma non sono in grado di riequilibrare la risposta immunitaria, i sintomi infatti ricompaiono alla sospensione del trattamento. L’Immunoterapia Specifica è l’unico trattamento allergene orientato che può modificare l’eventuale progressione da rinite ad asma, tuttavia necessita dell’individuazione specifica dell’allergene a cui si è stati sensibilizzati, questo non sempre è possibile.
Le strategie terapeutiche integrate agiscono non solo sui sintomi ma anche sui meccanismi che alimentano la risposta allergica. Sono pertanto uno strumento in più che può essere utilizzato in associazione o in alternativa ai trattamenti tradizionali. Questi trattamenti prevedono l’utilizzo di:
La nutrizione ha un ruolo fondamentale nel mantenere l’equilibrio della risposta immunitaria. Tramite il cibo veniamo in contatto con moltissime sostanze e allergeni ogni giorno. E’ quindi importante scegliere bene ciò che si porta in tavola. Gli alimenti da privilegiare in caso di allergia sono:
Chiamati anche fermenti lattici, gli integratori probiotici favoriscono il ripristino della flora batterica intestinale che aiuta a mantenere in equilibrio la risposta immunitaria a livello intestinale e, più in generale, nell’intero organismo. In questo articolo spiego perchè la flora batterica intestinale svolge un ruolo fondamentale nel mantenere in equilibrio il tuo organismo.
Come scegliere l’integratore probiotico?
Qui trovi tutto quello che c’è da sapere sui probiotici. In caso di allergia queste le cose fondamentali da tenere in considerazione al momento dell’acquisto:
Il termine Fitoterapia deriva dal greco phyton che significa pianta e therapeia che significa cura. Consiste nell’utilizzare le piante per la prevenzione e la cura delle malattie. Questi prodotti contengono principi attivi dosabili che vengono somministrati in base alle loro proprietà farmacologiche, per questo motivo possono avere effetti collaterali e controindicazioni specifiche. Nel trattamento e nella prevenzione delle allergie consiglio ai miei pazienti di assumere:
Il termine Omeopatia deriva dal greco omoios che significa simile e pathos che significa malattia. La Medicina Omeopatica utilizza estratti vegetali, animali o minerali diluiti e dinamizzati più volte. Il Medicinale Omeopatico agisce sull’intero organismo migliorandone l’equilibrio. I principi fondamentali su cui si basa la sua azione sono:
Questi sono alcuni dei Medicinali Omeopatici che suggerisco ai miei pazienti in caso di rinite allergica:
Allium Cepa: Indicazioni: corizza con secrezioni nasali acri che possono anche escoriare il naso o il labbro superiore. Profusa secrezione acquosa «come un rubinetto». Febbre da fieno, peggiorata dai fumi, in stanze calde, peggio sul lato sx, peggio nel tardo pomeriggio o sera, meglio all’aria aperta. Profusa lacrimazione. Cefalea durante la corizza.
Sabadilla: Indicazioni: febbre da fieno con tremendi starnuti e naso che sgocciola costantemente secrezione acquosa e copiosa. Parossismi di starnuti peggiorati con il freddo, con gli odori ei profumi, migliorati dal calore e da bevande calde. Prurito e solletico al naso. Palpebre rosse e brucianti. Lacrimazione.
Sanguinaria Canadensis: Indicazioni: vampate e arrossamenti violenti al volto accompagnati da sensazione di bruciore. Febbre da fieno, il paziente è molto sensibile agli odori. Sono presenti polipi nasali. La rinite può cronicizzare e le mucose nasali divenire secche e congeste. E’ accompagnato da disturbi intestinali
Sticta Pulmonaria: Indicazioni: ostruzione nasale cronica, bisogno costante di soffiare il naso senza riuscire ad espellere il catarro. Dolore e sensazione di pienezza alla radice del naso e alla fronte a causa del catarro. Sinusite frontale. Starnuti incessanti. Secchezza e solletico alla gola e alla laringe con tosse
Euphrasia: Indicazioni: allergia che colpisce prevalentemente gli occhi. Rinorrea non irritante e lacrimazione acre, profusa. Occhi brucianti, irritati, fotofobia. Tosse solo di giorno migliorata stando sdraiato e durante la notte.
La scelta del rimedio omeopatico deve rispettare la tipologia dei sintomi così come la posologia e la ripetizione delle somministrazioni devono riflettere la frequenza dei sintomi. Se decidi di assumere uno di questi Medicinali Omeopatici fatti consigliare dal tuo Farmacista per quanto riguarda le modalità di assunzione e in generale preferisci l’utilizzo di basse diluizioni: 6 CH, 9 CH o al massimo 30 CH in granuli.
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